2034 AE

Si diffonde la paura, sostenuta soprattutto dai mezzi di comunicazione controllati, che gli asiatici possano intromettersi nei chip sottocutanei occidentali. La campagna mediatica venne progressivamente accentuata nel constatare la presa che l’argomento faceva sulla popolazione, con la creazione anche di falsi di eccellente fattura, insinuando un bisogno di protezione nei confronti di un pericolo di fatto inesistente.

(La leggenda metropolitana più famosa e controversa dell’epoca, vedeva uno o più soggetti controllati dagli asiatici attraverso la semplice diffusione di un virus informatico installato nel proprio chip di identificazione, lo strumento più vicino a quello sotto accusa, obbligatorio in Occidente, ma privo di connessioni neuronali con il portatore)

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