2017 AE 8 novembre

L’esercito Russo all’esitare dell’attuazione dell’ultimatum interviene con la forza lungo il confine, sempre nel rispetto del proprio passato, sconfinando soprattutto ad Est nelle regioni limitrofe della Mongolia e della Cina, rivendicandone la sovranità.

L’Europa si dissocia immediatamente a quella dichiarazione di guerra, ottenendo in risposta dalla Russia solamente un congelamento degli accordi sul disarmo nucleare. Per gli asiatici é l’attuazione di quella che definiranno la “falsa guerra fredda”, un pretesto dell’Occidente per ottenere il consenso popolare ad un nuovo riarmamento nucleare da utilizzare contro di loro.

(Nei paesi di stampo democratico era prassi ricorrere alla divulgazione di notizie falsate, montate per giustificare di fronte alla popolazione l’uso delle armi, altrimenti impensabile senza un ampio consenso popolare, che aveva il potere di deporre i propri rappresentanti politici)

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