2104 PE 18 settembre

Viene pubblicamente rivelata l’appropriazione indebita dell’archivio dei liberi navigatori. Una soffiata ad opera di quella che si può considerare la lobby politica più potente dell’epoca, fautrice della “messa in sicurezza” delle aree esterne, che con quell’atto avrebbe voluto infangare gli avversari e guadagnare consensi sulla loro disfatta, colpevoli di aver trasgredito le “regole” di smistamento delle zone riacquisite. Di fatto andarono ad intaccare la credibilità stessa del sistema politico che si avviava a partire da quella vicenda al suo lento ed inesorabile declino.

(Quel file rappresentava il sacro graal della civiltà pre-Evento. Citato in una gran quantità di documenti dell’epoca, nell’ultimo decennio si era aperta una vera caccia al tesoro che però non aveva mai dato esiti positivi, tanto da arrivare a miticizzare la sua esistenza. L’opinione largamente condivisa é che per la sua importanza e per il progresso che apportò al sistema anche il rivelarne il ritrovamento non avrebbe fatto alcuna differenza. I timori della lobby erano più che fondati: il sistema politico dell’epoca si sarebbe comunque eclissato. Forse l’unica possibilità era quella di distruggerlo, scrisse dopo qualche anno uno dei fautori dell’occultamento, o forse avremmo solamente rallentato il progresso di qualche decennio, conclude intravedendo in quelle parole un qualche sollievo per come erano andate le cose)

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