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Si apre una fase di crescita, denominata come “gli anni della riorganizzazione”, che non a caso viene fatta coincidere con l’inizio del terzo Quarto storico, definito un vero e proprio rinascimento post Evento. Il processo di trasferimento della popolazione nelle città-piattaforma era ormai avviato e proseguiva stabilmente, mentre il fenomeno terroristico era in costante diminuzione. Il genere umano poté così concentrarsi in tutti quei campi scientifici e culturali trascurati durante tutto il corso del secondo Quarto storico, avviando una seria analisi dell’ultima tornata sociale tecnicamente più avanzata, e prendere gli spunti migliori da sviluppare.
(Durante questa fase si dà inizio alla fase che aprirà le spedizioni nel mondo esterno per il recupero del “sapere perduto”. Con una società priva di un esercito, se non in difesa, e i pericoli che si annidavano nel mondo esterno, rappresentati non solo dai rinnegati o dagli estremisti considerati, sebbene allo sbando, ancora pericolosi, non fu facile per i primi pionieri avventurarsi nelle vecchie città, ma fu grazie al desiderio diffuso di riscoprire e riallacciarsi al passato se il terzo Quarto storico può vantare le riconquiste tecnologiche per cui viene ricordato)