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In risposta al nuovo culto i religiosi dei vecchi credo monoteistici unirono le proprie forze, e diffusero un testo chiamato “la Parola”, dove fondevano i propri principi in un unico libro, dando poi avvio ad una guerra fratricida sullo stile del più ignobile terrorismo estremista. Era prassi che un fedele compisse il rito dell’espiazione nel nome dell’Unico qualora un proprio parente avesse aderito al culto di falsi Dei, con la promessa del perdono per sé e per l’eretico stesso, che diveniva incondizionato quando il legame di sangue fra chi eseguiva il massimo sacrificio e la vittima era diretto.
(Sebbene la prima testimonianza scritta di tale unificazione risale a quel periodo, vi sono delle prove che dopo l’Evento le varie religioni si mischiarono in maniera naturale quasi si fosse creata un’inspiegabile confusione fra le diverse dottrine. Si pensa che tale fenomeno sia stato del tutto volontario, come se gli uomini che vissero a cavallo dell’Evento avessero cercato la redenzione di fronte a qualsiasi Dio stesse provocando la fine del mondo)