2042 AE 5 giugno

Il FEAC si mostra inizialmente sospettoso alla richiesta di rimpatrio dei propri connazionali, ma poi si offre di riaccoglierli, eludendo le domande inerenti ai problemi verificati nei territori russi confinanti, sostenendo che a loro non era mai interessata l’espansione a nord, e si erano limitati a difendersi, accogliendo quelle popolazioni meticcie che chiesero ammissione poiché ripudiate dagli stessi Russi.

La riacquisizione di quelle terre giunse con l’accordo di reciproco rimpatrio, attuato sotto precisa richiesta del FEAC a tutti quelli che ne avessero fatto richiesta, compresi i detenuti sotto una determinata soglia di reato. Di controparte l’Occidente richiese altrettanto, senza però di fatto ottenerlo.

(Il FEAC si adoperò per emettere condanne per reati di natura politica contro la grande maggioranza degli Occidentali presenti nei loro territori, rifiutandone poi il rimpatrio)

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