2018 AE 22 gennaio

La Russia sospende l’apporto di gas all’Europa, destabilizzando soprattutto il sud del vecchio continente.

La Grecia e l’Italia, considerate già come il porto del Mediterraneo vengono sacrificate all’avanzata mediorientale. L’Europa federale concede ampi territori agli esuli con l’obiettivo di integrare e successivamente assorbire quelle comunità, in cambio di maggior apporto di petrolio e risorse naturali da parte dei propri paesi d’origine. Un’operazione che, molti sostennero senza mai riuscire a provarlo, aveva anche la funzione di disgregare l’identità culturale di quei territori Europei, ancora profondamente legati alle proprie tradizioni e restii ad una identificazione comunitaria.

(La crazione di aree etniche circoscritte porta sistematicamente ad un maggior isolamento delle comunità coinvolte, creando molto spesso un effetto opposto a quello dichiarato)

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